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Che cos'è

Il modello Unico è il modello ordinario di dichiarazione dei redditi; si tratta di un modello unificato tramite il quale è possibile effettuare più dichiarazioni fiscali.

A differenza del modello 730, nel modello Unico i versamenti delle imposte sono effettuati direttamente dal contribuente attraverso il modello F24, che deve essere presentato in banca o in posta.

ll contribuente può effettuare direttamente la compilazione del modello ed i calcoli dei versamenti o può richiedere assistenza alla compilazione ai CAF, ai professionisti e agli Uffici dell'Agenzia delle Entrate appositamente abilitati a svolgere questa attività.

Chi può utilizzarlo

Tutti i contribuenti, se sono persone fisiche, possono utilizzare il modello Unico.

Il Modello UNICO Persone Fisiche deve essere utilizzato per dichiarare i redditi relativi all’anno considerato sia nel caso in cui la dichiarazione venga presentata in forma unificata sia quando non sussiste tale obbligo.

Chi è obbligato ad utilizzare il Modello Unico Persone Fisiche (PF)

Sono invece obbligati a presentare la dichiarazione in forma unificata i contribuenti tenuti alla presentazione di almeno due delle seguenti dichiarazioni:

– dei redditi;

– dell’IVA;

– dell’IRAP.

Sono obbligati a presentare il modello Unico anche quei contribuenti che hanno già presentato il modello 730 ma che devono dichiarare altri redditi non previsti in quel modello.

E’ obbligato a presentare il Modello Unico PF anche l’erede del contribuente deceduto.

L’erede in questo caso deve compilare il Modello UNICO indicando i dati anagrafici ed i redditi del contribuente cui la dichiarazione si riferisce. Deve inoltre essere compilato il riquadro “Erede, curatore fallimentare o dell’eredità o altro dichiarante diverso dal contribuente” per indicare le generalità del soggetto che presenta la dichiarazione, specificando nella casella “Codice carica” il codice corrispondente alla propria qualifica.

Scadenza della presentazione

La dichiarazione può essere presentata:

  • dal 2 maggio, perché il 1° maggio è festivo, fino al 30 giugno, se la presentazione viene effettuata per il tramite di una banca o di un ufficio postale;
  • entro il 31 luglio se la presentazione viene effettuata in via telematica, direttamente dal contribuente o se viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati (CAF, commercialisti, ecc.) o da un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Se queste date cadono di sabato o di domenica la scadenza è prorogata al primo giorno feriale successivo.

Scadenze dei versamenti

Tutti i versamenti a saldo che risultano dalla dichiarazione, compresi quelli relativi al primo acconto, devono essere eseguiti entro il 16 giugno o entro il 16 luglio.

Se queste date cadono di sabato o di domenica la scadenza è prorogata al primo giorno feriale successivo.

Per i versamenti delle imposte effettuati nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 16 luglio è necessario applicare sulle somme da versare la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.

L’acconto IRPEF

L’acconto IRPEF deve essere versato:

  • in unica soluzione entro il 30 novembre, se l’importo dovuto è inferiore a 257,52 euro;
  • in due rate, se l’importo dovuto è pari o superiore a 257,52 euro:

la prima rata, che costituisce il 40% dell’importo, deve essere versata entro il 16 giugno o entro il 16 luglio, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse;

la seconda rata, che costituisce il 60% dell’importo, deve essere versata entro il 30 novembre.

Rateizzazione dei versamenti

Tutti i contribuenti possono rateizzare i versamenti, cioè versare in rate successive le somme dovute a titolo di saldo e di acconto delle imposte.

I dati relativi alla rateazione sono inseriti nello spazio “Rateazione/Regione/Provincia” del modello di versamento F24.

Sugli importi rateizzati sono dovuti gli interessi nella misura del 6% annuo, tenendo conto del periodo decorrente dal giorno successivo a quello di scadenza della prima rata fino alla data di scadenza della seconda.

Documentazione necessaria

Per una corretta e rapida compilazione è necessario presentarsi al CAF con tutta la documentazione occorrente

  • Fotocopia codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei familiari a carico, anche per i familiari di extracomunitari
  • Dichiarazione dei redditi dell'anno precedente (730 o Unico),
  • Eventuali deleghe di versamento Modello F24
  • Dati del datore di lavoro che effettuerà il conguaglio a luglio
  • Modello CUD
  • Certificato delle pensioni estere
  • Assegni periodici percepiti dal coniuge, in base a sentenza di separazione o divorzio
  • Attestazione del datore di lavoro, delle somme corrisposte a COLF o BADANTI
  • Certificazione compensi per lavoro autonomo/occasionale e/o commerciale non abituale
  • Corrispettivi per lottizzazione terreni o cessione di immobili avvenuti negli ultimi 5 anni
  • Redditi diversi percepiti dagli eredi
  • Visure catastali
  • Atti o contratti di compravendita, donazione, divisione, successione
  • Contratti di locazione Legge 431/98
  • Canoni da immobili affittati
  • Copia bollettini/F24 di versamento ici (con il relativo calcolo, se disponibile)

ELENCO SPESE DETRAIBILI O DEDUCIBILI

  • Contratto di locazione, per le persone che vivono in affitto
  • Quietanza di versamento degli interessi per mutui casa, atto di acquisto, atto di mutuo
  • Fatture pagate al notaio per l'atto di acquisto e la stipula del mutuo stesso
  • Fattura pagata per l’acquisto della prima casa ad agenzie immobiliari
  • Spese per la sostituzione di frigoriferi e congelatori (non inferiore a classe A+)
  • Spese per l’acquisto di motori ad elevata efficienza (con ricevuta di spedizione all’ENEA)
  • Spese per l’acquisto di variatori di velocità (con ricevuta di spedizione all’ENEA)
  • Tutta la documentazione per la detrazione del 36% per le ristrutturazione edilizie

Tutta la documentazione del 55 %, fatture, bonifici e la ricevuta dell’invio della documentazione

all’ENEA

  • Spese per l’acquisto di mobili, elettrodomestici, apparecchi televisi e computer finalizzati all’arredo di immobili ristrutturati.

Figli

  • Tasse scolastiche e universitarie
  • Ricevute o quietanze di versamento di contributi per iscrizione ragazzi ad attività sportive
  • dilettantistiche (palestra, piscina …)
  • Contratti di locazione pagati per studenti universitari fuori sede o convitti
  • Rette pagate per l'asilo nido (privato o pubblico)

Ex coniuge

  • Assegni periodici versati all'ex-coniuge – sentenza di separazione – codice fiscale dell'ex coniuge

Assicurazione e previdenza

  • Contratto stipulato e quietanza di versamento assicurazione vita o infortuni
  • Polizza R.C. auto/moto
  • Ricevute versamento contributi previdenziali obbligatori o facoltativi
  • Quietanza di versamento a Fondi di previdenza complementare

Spese mediche

  • Parcelle per visite mediche generiche o specialistiche
  • Scontrini della farmacia (tickets, farmaci da banco, medicinali, omeopatia)
  • Spese odontoiatriche o oculistiche (occhiali, lenti a contatto e liquidi)
  • Tickets ospedalieri/sanitari o per esami di laboratorio
  • Ricevute per interventi chirurgici, degenze e ricoveri
  • Ricevute per acquisto protesi sanitarie
  • Ricevute per spese sanitarie sostenute all'estero
  • Spese sanitarie per portatori di handicap (poltrone o sussidi informatici)
  • Spese per veicoli per i portatori di handicap (autoveicoli o motoveicoli)
  • Documentazione comprovante il costo per la badante
  • Spese veterinarie

Altro

  • Ricevuta pagamento abbonamenti mensili/annuali servizio pubblico di trasporto
  • Erogazioni liberali (Onlus, Ong, Istituzioni religiose, Partiti ed Istituti scolastici ecc..)
  • Ricevute versamenti contributivi all'INPS per lavoratori domestici
  • Spese per l'acquisto di cani guida
  • Spese sostenute per l’autoformazione dei docenti
  • Tasse consorzili
  • Spese funebri

I vantaggi della presentazione tramite il CAF

Rivolgendosi al CAF:

  • è possibile trasmettere telematicamente la dichiarazione al Ministero ma, a differenza delle banche e delle poste, è anche possibile richiedere che venga effettuato un controllo sulla corretta compilazione della dichiarazione stessa;
  • è possibile richiedere che la dichiarazione venga sottoposta al visto di conformità come avviene per il modello 730;
  • è possibile effettuare direttamente il versamento delle imposte.

Conservazione della documentazione

Tutta la documentazione concernente i redditi, le ritenute, gli oneri, le spese, ecc., esposti nella presente dichiarazione deve essere conservata dal contribuente fino al 31 dicembre del quarto anno successivo alla presentazione, termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate ha facoltà di richiederla. Se il contribuente, a seguito di richiesta dell’Agenzia, non è in grado di esibire idonea documentazione relativa alle deduzioni, alle detrazioni, alle ritenute, ai crediti d’imposta indicati o ai versamenti, subisce una sanzione amministrativa.

Errori e dimenticanze

I contribuenti possono integrare la dichiarazione eventualmente già presentata, presentandone una successiva interamente compilata. In questo modo sarà possibile esporre redditi non dichiarati in tutto o in parte o evidenziare oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione, non indicati in tutto o in parte nella dichiarazione precedente.

La differenza tra il maggior credito o il minor debito risultante dalla dichiarazione, rispetto all’importo del credito o del debito risultante dalla precedente, potrà essere indicata a rimborso, o come credito da portare in diminuzione da ulteriori importi a debito.

Se viene presentata entro il 31 luglio si tratterà di una dichiarazione correttiva nei termini. Se viene presentata successivamente al 31 luglio si tratterà di una dichiarazione integrativa.

Il ravvedimento

La correzione della dichiarazione originaria, successiva al 31 luglio, per esporre redditi non dichiarati ovvero per correggere oneri indicati in eccesso si effettua grazie all’istituto del “ravvedimento”.

Il ravvedimento consente di regolarizzare le violazioni commesse in sede di predisposizione e di presentazione della dichiarazione, nonché di pagamento delle somme dovute.

Il ravvedimento comporta delle riduzioni automatiche alle misure minime delle sanzioni applicabili, a condizione che le violazioni oggetto della regolarizzazione non siano state già constatate e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento,quali inviti di comparizione, questionari, richiesta di documenti, ecc., delle quali l’autore delle violazioni abbia avuto formale conoscenza.

E’ sanabile attraverso l’istituto del ravvedimento anche la mancata presentazione della dichiarazione entro il termine prescritto, se la dichiarazione è presentata con ritardo non superiore a 90 giorni, indipendentemente dal fatto che sia dovuta o meno imposta. Questa violazione può essere regolarizzata eseguendo spontaneamente entro lo stesso termine il pagamento di una sanzione di 32 euro.

Anche l’omessa presentazione del modello F24 con saldo a zero, cioè con debiti completamente compensati dai crediti, può essere sanata tramite il ravvedimento, attraverso la presentazione del modello F24 ed il pagamento della sanzione ridotta a:

  • 10 euro se viene presentato con un ritardo non superiore a 5 giorni;
  • 30 euro se viene presentato entro un anno dal termine per la presentazione del modello stesso