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49 anni, dorgalese,  Subentra a Ignazio Cirronis che lascia dopo aver guidato la Federazione per 15 anni

 

 “Negli ultimi 15 anni l’agricoltura isolana ha attraversato tantissime difficoltà, quali la crisi di diversi settori produttivi e la crescente senilizzazioni degli addetti, ma anche numerose innovazioni, nate quasi sempre su iniziativa delle imprese; a fronte di ciò, possiamo affermare che nel bene e nel male la situazione della produzione agricola non è cambiata, mantenendosi su una PLV costante pari a circa 1,5 miliardi di euro”. Lo ha sottolineato Ignazio Cirronis, aprendo i lavori del Congresso 2022 della Copagri Sardegna, nell’ambito dei quali ha annunciato la sua volontà di non ricandidarsi alla presidenza per lasciare spazio alle nuove leve della Federazione, favorendone il ricambio generazionale.

Il Consiglio Generale della Copagri Sardegna, riunitosi nell’ambito dei lavori congressuali e svoltosi alla presenza del presidente e del vicepresidente della Copagri nazionale Franco Verrascina e Tommaso Battista, ha preso atto della volontà di Cirronis e ha conseguentemente provveduto a eleggere Giuseppe Patteri presidente per il prossimo mandato, durante il quale sarà affiancato dal confermato direttore regionale Pietro Tandeddu

“Lavorerò nel solco tracciato dal presidente uscente, con il fine ultimo di rafforzare il peso e la forza della Federazione e di continuare a promuovere l’agricoltura isolana, che come noto vanta innumerevoli produzioni agroalimentari di grande pregio, le quali contribuiscono a dare lustro all’immagine del Made in Italy nel mondo”, ha detto il neoeletto presidente Patteri.

“Non mancheranno ovviamente le criticità con le quali dovrò confrontarmi: a partire dallo scarso livello di aggregazione del settore, dalla scarsa sinergia tra l’agricoltura e il turismo, ma anche dalla grande frammentazione aziendale che caratterizza il primario isolano, comparto che ha visto nel ultimo decennio una sensibile riduzione delle aziende, e ovviamente dallo scarso peso di alcuni comparti produttivi che invece avrebbero molte opportunità di sviluppo e di valorizzazione, quali ad esempio la viticoltura, l’olivicoltura, la cerealicoltura, la frutta secca e tutto il settore biologico”, ha aggiunto Patteri, ringraziando i numerosi delegati presenti per la fiducia accordata.