Lo scorso 7 agosto l’Assessora regionale dell’Agricoltura Valeria Satta ha ricevuto Giuseppe Patteri e Pietro Tandeddu, presidente e direttore Copagri Sardegna.
L’incontro si è reso necessario per sottoporre all’attenzione dell’Assessora alcune tematiche da affrontare con urgenza con particolare riferimento alla revisione annuale del Piano Strategico Nazionale riferito alla nuova programmazione comunitaria 2023-2027.
Il presidente Patteri ha ricordato che il 20 giugno è iniziato il confronto partenariale a livello ministeriale per concertare alcune modifiche del PSN, probabilmente di natura tecnica, delle quali però le organizzazioni non hanno notizia. “L’occasione deve servire però - ha ribadito Patteri - soprattutto per riproporre da parte della Regione Sardegna l’esigenza, già ampiamente manifestata nel passato, di una diversa riproposizione della convergenza interna (parliamo del valore dei titoli dei terreni) che da tempo penalizza fortemente la Sardegna e relativamente alla quale, chiusa la fase delle domande PAC, si chiede di conoscere i dati di impatto sull’agricoltura sarda che, sicuramente, non potrà compensare con gli eco-schemi le perdite rispetto al passato, di difficile attuazione nell’Isola”.
Patteri ha ricordato l’esclusione del comparto ovicaprino dall’eco-schema 1, livello 2 orientato agli allevamenti estensivi. “Su questo occorre battere il chiodo, se non altro per richiedere al Ministro misure di compensazione come l’attivazione, con risorse nazionali, dell’intervento previsto all’interno delle linee del PS della gestione dei pascoli permanenti. Correttivi sono necessari per l’eco-schema 5 per ridurre il periodo di impegno sulle coltivazioni mellifere, previsto sino a settembre, considerato che le fioriture di cui si avvalgono le api cessano nella tarda primavera; relativamente all’eco-schema 2 occorre portare l’obbligo di potatura degli olivi dagli attuali 2 anni a 3 anni”.
In relazione all’esigenza di una maggiore sostenibilità ambientale degli allevamenti, Patteri ha proposto di legare gli aiuti non esclusivamente alle UBA ma al loro rapporto con gli ettari disponibili. Soddisfazione ha espresso per la decisione dell’Assessora e naturalmente del Consiglio regionale, di estendere a tutti i comparti agricoli le misure di sostegno alle imprese aggravate di costi aggiuntivi per effetto della guerra Russia-Ucraina aumentando la dotazione finanziaria dei 20 milioni già previsti, con ulteriori 10 milioni. Copagri conta su una rapida erogazione di tutti gli interventi stabiliti anche con precedenti norme.
Pietro Tandeddu si è soffermato sulla necessità di aprire un tavolo con le organizzazioni agricole per stabilire come indirizzare le risorse aggiuntive della PAC stabilite dalla Regione in 23 milioni per 3 anni ricercando con l’assestamento e la nuova finanziaria gli ulteriori 46 milioni necessari per chiudere tutto il periodo di programmazione. “Copagri ha già suggerito di riservare una quota finanziaria per l’incremento dei valori legati all’indennità compensativa, che avrebbe un impatto su quasi tutto il territorio regionale – ha ricordato il direttore regionale -, più una quota da riservare agli investimenti di ammodernamento aziendale e contenimento dei costi”.
Sul fronte delle misure tecniche di attuazione dalla PAC Tandeddu ha richiesto chiarimenti sulla conclusione degli accertamenti inerenti il refresh che impatta sui contributi dovuti ai produttori laddove persistono le pratiche locali tradizionali di pascolo, nella macchia e nel sotto-chioma dei boschi. Ha ribadito poi che i bandi non possono essere emanati prevedendo la scadenza a 10 giorni, rendendoli di fatto difficilmente accessibili.
Ha chiesto altresì che sia garantita alle organizzazioni agricole la giusta concertazione per stabilire la destinazione delle risorse previste per l’assestamento prossimo di bilancio e quelle che andranno ad alimentare la nuova finanziaria 2024 sperando, per quest’ultima, nel rispetto dei termini di legge. Ha rivolto l’invito all’Assessora di indicare a Laore la necessità di emanazione di un ulteriore bando per l’assegnazione delle terre pubbliche a gestione regionale ivi comprese quelle di “ Surigheddiu e Mamuntanas “ che devono essere mantenute con destinazione agricola evitando qualsiasi ulteriore consumo del suolo o impropri utilizzi, ricordando che esse derivano dal patrimonio del “ Monte Pascoli “.
Infine, ha ribadito l’urgenza di un incontro congiunto con la Sanità per un attento esame della situazione della sanità animale, compresa la blue tongue su cui è caduto l’oblio.
L’Assessora ha mostrato interesse ai temi sollevati impegnandosi, unitamente alla struttura, ad un loro approfondimento.